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Giorgia Vian
OUTING
intervento a gamba tesa

31 maggio – 7 giugno 2020
Fondazione Arthur Cravan
Via Aleardi 11, Milano

La Fondazione Arthur Cravan ospita ‘Outing’ di Giorgia Vian per un inatteso progetto fine lockdown!

Lo studio e il cortile della Fondazione verranno utilizzati per la settimana dal 31 maggio al 7 giugno come spazi neutri per ripartire e rincontrarsi nel rispetto della distanza di sicurezza.
La Fondazione ricomincia così l’attività e la sua programmazione.

Per prendere contatto e partecipare scrivere a viangrg@gmail.com.

Outing è un agenda di incontri all’aperto per condividere l’emozione di rincorrere questo tempo, liberarsi della casa e riappropriarsi dell’estetica del dialogo.
Outing come uscire e far uscire. Ritrovarsi allo ‘scoperto’ e dar forma ai pensieri. Grazie al potere demiurgico del dialogo. Fare la valigia insomma e partire per la stessa città, uscire di casa e rientrare in un’altra, neutra, comune. Si è attrezzato il proprio studio con tutti gli agi e gli strumenti per fare, eppure il tempo della quarantena ha fatto emergere la necessità degli altri, della percezione sinestetica degli altri per portare a termine il lavoro.
Il formarsi delle idee come una partita a tennis: al diritto segue un colpo che richiede di cambiare posizione, di adeguarsi ad una nuova velocità con prontezza, di rimando segue un rovescio dall’altra parte della rete che fa da spalla ad una nuova battuta.

Per informazioni sugli incontri e partecipare scrivere a viangrg@gmail.com.
Prescrizioni igieniche: si rispetterà il distanziamento sociale come da leggi in vigore al momento della residenza e nel rispetto del criterio di prudenza.
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Giorgia Vian è nata a Genova nel 1984, oggi vive a Milano. E’ del 2010 la partecipazione al Premio Termoli a cura di Miriam Mirolla, del 2011 quella alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia, sezione The State of The Art, a Cose Cosmiche 1 e 2, Galleria Artra, Milano e la residenza per artisti a Ruinas, Sardegna a cura di Mauro Cossu. Nel 2012 è la collettiva La Maschera e il Volto, Galleria Cart, Monza e la conferenza “Quando l’asticella non cade. Il salto con l’asta e l’allenamento dell’opera d’arte” in Collecting People/Apnea, Diogene, Torino e partecipazione al progetto killing floor, e/static, Torino. Nel 2013 si segnala la mostra Tra il Dire e il Fare presso la galleria Placentia di Piacenza. Nel 2014 la collettiva Salon/Saloon alla Greenhouse di Berlino e la prima personale alla Galleria Placentia dal titolo Il Pomeriggio di un Fauno. L’importante collaborazione con l’atleta Walter Steiner sfocia nel 2018 con la mostra Ein Stück weit Pionier, esposizione collettiva a cura di Ursula Badrutt a Lichtensteig, CH. Da due anni lavora sulla particolare restituzione degli ambienti della fotografia stenopeica che ha esposto in Italia e in Polonia. I suoi studi nel campo artistico vertono sulla definizione di ricerca nel doppio ambito dell’arte e dello sport, pratiche parallele e metodologicamente simili e ora diventate un progetto di ricerca presso l’Università di Granada, ES. L’indagine dell’artista è rivolta soprattutto all’arte intesa nel senso più originario di “estetica” come relativa alla sensibilità umana: dalla percezione visiva, alla coscienza corporea e cognitiva.

La Fondazione Arthur Cravan è ispirata al performer dadaista A. Cravan ed ha l’obbiettivo di supportare, produrre e promuovere idee e progetti considerati ‘Irrealizzabili’, ‘non convenzionali’ e ‘Senza Futuro’.